Follow Up - IV° Tappa Roadshow CTNE, 17 Marzo 2022 - DTE2V
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Si è conclusa con successo di pubblico la IV° tappa del Roadshow Tematico sulla Cooperazione Energetica promosso dal Cluster Tecnologico Nazionale Energia (CTNE), in collaborazione con gli Organismi Territoriali, e pilotato da Co.Svi.G.- DTE2V che si è svolta il 16 e 17 Marzo 2022  in Toscana presso il Teatro Comunale “Risorti” di Radicondoli (SI) e On-Line. La due giorni dell’iniziativa toscana si è incentrata sul tema delle Comunità e Reti Energetiche Termiche che è stato trattato attraverso l’approfondimento di potenzialità, opportunità e ostacoli allo sviluppo nonchè  attraverso la presentazione e l’esperienza diretta di buone pratiche e casi studio che hanno arricchito la discussione. 

L’iniziativa si è avviata il pomeriggio del 16 Marzo con il Workshop “Le Comunità e le Reti Energetiche: modelli di sviluppo sostenibile a confronto per la valorizzazione delle risorse termiche“. Per approfondimenti sugli interventi dei relatori, rivedere la registrazione del workshop e scaricare i materiali clicca qua.

La mattina del 17 Marzo, l’iniziativa è poi proseguita con l’Evento Seminariale e la Site VisitImpianti di Teleriscaldamenti Geotermici Toscani” che ha catalizzato l’attenzione sulle reti di teleriscaldamento toscane alimentate da geotermia quali esempi di best practices  di livello nazionale per la valorizzazione dei cascami termici in ottica di economia circolare, approfondendone le potenzialità e le future prospettive di sviluppo.

L’iniziativa è stata aperta da Loredana Torsello di Co.Svi.G.-DTE2V , moderatrice dell’evento, che ha introdotto il tema della giornata.

Sono poi seguiti i saluti dell’Assessore all’Ambiente e all’Energia della Regione Toscana Monia Monni. Come dimostrano le drammatiche vicende ucraine, l’indipendenza energetica nazionale è un tema che non può ulteriormente essere rimandato. L’Italia negli ultimi 30 anni ha aumentato la propria dipendenza energetica dall’import di combustibili fossili che ci rende esposti alla crisi energetica che si sta abbattendo anche sulle bollette dei cittadini e delle imprese. Questa è una tendenza che va invertita e la geotermia può assumere un ruolo sempre più strategico sia per la Toscana che per il sistema paese. Se da un lato la geotermia rappresenta una particolarità della nostra regione da valorizzare, ha i numeri per diventare un fattore di sviluppo per tutto il paese. Secondo i dati TERNA, l’energia prodotta dal calore della terra a Gennaio 2022 è stata di 479 GWh (in aumento rispetto al mese precedente di 11 GWh, +2,4%) ed è un dato progressivo annuo che aumenta del 3%. La produzione geotermica copre il 3% del fabbisogno nazionale, ma ritengo che si potrebbe arrivare in tempi brevi e in sicurezza al raddoppio della produzione. Si tratta di energia, non solo rinnovabile, ma anche programmabile e questo fornisce un importante vantaggio perchè ha caratteristiche uniche di stabilità e continuità rispetto alle altre fonti FER. Il distretto geotermico della Toscana ha una produzione annua di circa 6 miliardi di KWh, è il più antico e innovativo del mondo, con le sue 34 centrali geotermoelettriche di ENEL GREEN POWER distribuite tra le Provincie di Pisa, Grosseto e Siena. In Toscana esistono già 9 Comuni teleriscaldati, altri impianti sono in fase di progettazione e arriveremo presto a riscaldare 13.000 utenti commerciali e residenziali, 26 ha di serre e un importante comparto della filiera agro-alimentare e artigianale. La produzione di calore è pari a 454 GWh che evita l’emissione di 121.000 ta di CO2 eq. in atmosfera. Per la Toscana la geotermia rappresenta il 70% di produzione da rinnovabili e soddisfa più del 30% del fabbisogno elettrico regionale. La geotermia, è una risorsa che va valorizzata sotto ogni aspetto perchè questa risorsa è preziosa proprio per i suoi utilizzi plurimi. La geotermia rappresenta inoltre, e può diventarlo sempre di più, un importante supporto alla nascita di nuove attività produttive che possono trarre vantaggi competitivi dal basso costo del calore. La Regione è impegnata a favorire e accompagnare tutti i processi che implementano l’utilizzo della geotermia creando valore per le comunità locali in termini energetici, economici, occupazionali e ambientali. Salute e Ambiente, è su questi due punti che chiudo il mio intervento ricordando che secondo l’IPCC, la più alta autorità mondiale sul cambiamento climatico, il diffuso dispiegamento dell’energia geotermica potrebbe svolgere un ruolo significativo nella mitigazione dei cambiamenti climatici perchè è una fonte rinnovabile, carbon free e pulita. Per quanto riguarda la salute dei cittadini, ormai esistono studi approfonditi come ad esempio l’ultimo studio  INVETTA diffuso da ARS che hanno stabilito che non ci sono impatti significativi sulla salute derivanti dall’attività geotermoelettrica. Lo studio INVETTA conclude un ciclo di approfondimenti e studi epidemiologici durati più di 10 anni e, integrandone i risultati con un approccio empirico, ha permesso di escludere definitivamente la correlazione tra coltivazione geotermica e salute. Sono convinta che iniziative come questa aiutino a sorpassare le barriere che possono bloccare o rallentare il percorso di transizione energetica del quale il mondo ha bisogno”.

I saluti istituzionali, sono poi proseguiti con l’intervento di Francesco Guargualini, Sindaco del Comune di Radicondoli (SI) che ha ospitato l’evento. “Dobbiamo declinare la discussione di oggi in relazione ai contenuti del workshop di ieri. Ieri abbiamo parlato di Comunità energetiche e reti di Comunità. Ecco, io credo che i Comuni dell’area geotermica anche grazie al supporto e ENEL GP e al lavoro che potrà fare Co.Svi.G., potranno creare comunità energetiche sia di carattere pubblico che di carattere privato”. Guarguaglini conclude con una proposta di ottimizzazione delle attuali reti di teleriscaldamento sia in fase di progettazione sia in fase di gestione, volta anche all’aumento dello sfruttamento del calore di scarto derivante dalla produzione geotermoelettrica”.

Interviene poi Nicola Verruzzi Sindaco del Comune di Montieri “Questa parte della Toscana porta con se una dote immensa in termini di produzione elettrica e in termini di potenzialità future. Potrebbe diventare un polo produttivo di energia elettrica di livello e riferimento nazionale e internazionale arrivando a contribuire  con oltre al 10% della produzione elettrica nazionale. Anche in relazione alla fase storica che stiamo vivendo, è necessario far entrare e non più uscire il tema geotermia nell’agenda politica nazionale e internazionale”.

Segue l’intervento del Presidente di Co.Svi.G. Emiliano Bravi. I relatori che sono intervenuti nel workshop scientifico di ieri si sono concentrati su tre concetti fondamentali: economicità, sostenibilità ambientale e sviluppo sociale. Le reti di teleriscaldamento geotermico rappresentano la leva per poter inseguire questi tre obiettivi. In merito alle Comunità Energetiche, ieri si sono approfondite esperienze virtuose di livello nazionale. Sono esperienze che nascono dal basso rispondendo ai bisogni delle comunità”. Bravi lancia l’idea di ripetere iniziative simili coinvolgendo non soltanto gli addetti ai lavori, ma anche i cittadini. La proposta nasce in considerazione del fatto che, solamente qualora gli amministratori possano contare sul forte supporto di una comunità coesa che crede in progetti di sviluppo per la transizione energetica, questi potranno concretizzarsi sul territorio con rapidità ed efficienza.

 

La prima sessione della mattina viene chiusa dall’intervento di Claudia Vivalda, Direttore del CTNE che descrive la IV° tappa del Roadshow in corso quale ultima iniziativa di una serie di eventi iniziati a partire dal 2021 che hanno toccato le varie regioni italiane accumunati dall’approfondire tematiche diverse inerenti la simbiosi e cooperazione energetica. Il CTNE, è un’associazione pubblico-privata, con circa 80 associati che rappresenta il mondo dell’energia sia dal punto di vista accademico che industriale ed ha il ruolo di sostenere la ricerca e promuovere sviluppo tecnologico.  IL CTNE opera attraverso una Roadmap Tecnologica nella quale sono state identificate una serie di traiettorie tecnologiche di sviluppo, tra le quali quelle dedicate all’efficienza energetica e le fonti rinnovabili dove trova il giusto spazio la geotermia. “Vorrei sottolineare che il CTNE supporta lo sviluppo e diffusione di tecnologie innovative per lo sfruttamento geotermico. Ci rendiamo disponibili per promuovere la realtà toscana e insieme al Comitato degli Organismi territoriali, con il quale stiamo lavorando in maniera stretta per promuovere le varie tecnologie, vedremo come continuare questo lavoro insieme agli attori del territorio“.

 

Da avvio agli interventi di natura tecnica, L’Ing. Luca Rossini Responsabile Geotermia Italia di  ENEL GREEN POWER. “La geotermia toscana è una risorsa fondamentale per la transizione ecologica, perché a livello regionale copre il 30% del fabbisogno elettrico e rappresenta il 70% della produzione da fonte rinnovabile. Dal punto di vista termico, i teleriscaldamenti geotermici fanno risparmiare oltre il 40% agli utenti finali rispetto ai riscaldamenti tradizionali, con punte del 90% per le forniture industriali e per quelle residenziali più vicine agli impianti, e portano benefici ambientali perché evitano l’utilizzo di fonti fossili: stiamo lavorando insieme alle Istituzioni per portare il teleriscaldamento in altri Comuni geotermici, con l’obiettivo di valorizzare al meglio questa risorsa rinnovabile e favorire le ricadute economiche, sociali e ambientali sui territori”. Segue l’intervento della Dott.ssa Roberta Bianchi di ENEL GREEN POWER che ripercorrendo l’intervento tenuto nella prima giornata del roadshow, fornisce ai presenti un focus sugli aspetti più tecnici dei teleriscaldamenti toscani introduttivo alla Site Visit.

 

Chiude l’evento seminariale l’intervento di Roberto Amidei, Direttore Generale di GES-Geo Energy Service Spa il concessionario distributore che gestisce i maggiori teleriscaldamenti della Toscana. Amidei ripercorre velocemente la nascita dei teleriscaldamenti geotermici toscani a partire dall’attivazione nel ’59 del primo impianto della zona a Larderello (PI)  che rappresenta anche il primo teleriscaldamento in Italia di un centro urbano. Vengono poi descritte le principali caratteristiche degli impianti gestiti: Pomarance, Monteverdi Marittimo, Montieri, Radicondoli, Chiusdino e Piancastagnaio. GES gestisce inoltre impianti a biomassa localizzati laddove lo sfruttamento dell’energia geotermica non sarebbe sostenibile, in particolare l’impianto di Micciano (PI) integrato ad un solare a concentrazione e quello di Palazzetto (SI). Oltre ai progetti in corso per l’espansione delle reti, GES è impegnata in attività di progettazione di nuovi impianti. Il Progetto più grande, per il quale GES sta lavorando con ENEL GP alla partecipazione di un bando del PNRR, è quello che servirà il Comune di Arcidosso (GR) per oltre 900.000 m3 allacciati. Altri impianti attivi nell’area geotermica non gestiti da GES sono quelli di Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo e Santa Fiora. A completamento degli impianti in fase di progettazione vi saranno circa 3 ML di m3 di utenze allacciate per oltre 70.000 ta di CO2 non emesse. Si tratta di reti molto estese e frammentate dotate di piccoli impianti, che se messe insieme costituiscono una realtà significativa anche dal punto di vista ambientale. Amidei illustra poi ai partecipanti le componenti e il sistema di funzionamento dei teleriscaldamenti geotermici con particolare riferimento a quelli oggetto della successiva Site Visit.

A chiusura dell’evento seminariale, i partecipanti in presenza hanno potuto toccare con mano gli impianti geotermici toscani partecipando ad una Site Visit sul territorio. Roberto AmideiMichele Benucci, Parri Roberto e Guarguaglini Paolo di GES hanno guidato le visite agli impianti di teleriscaldamento di Radicondoli e Chiusdino (SI), mentre  Simoni Giorgio di ENEL GREEN POWER ha guidato la visita alla centrale geotermoelettrica di Chiusdino (SI).

 

 


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